Alessandra Di Francesco

Alessandra di Francesco nasce a Roma nel 1965, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti nel 1988. La prima mostra personale in Germania, a Wuppertal, la città che ospita il Tanz-Theater di Pina Bausch, segna in modo imprescindibile il suo legame con questa artista. Seguono numerose esposizioni, personali e collettive, in Italia e all’estero. La mostra “Imbastire legami crea trame” del 2001 (Galleria Maniero, Roma) costituisce un punto X del percorso artistico: da una pittura di matrice espressionista Alessandra approda all’idea, al concetto, al processo logico che procede per nessi. Dipingere diventa l’azione di connettere qualcosa di antico con qualcosa di presente e di assolutamente nuovo. Introduce, di volta in volta, i codici, dal morse al braille, usati come supportanti di un messaggio che andava svelato ed insieme protetto: le trame, desunte dai merletti e dalla tradizione decorativa, accompagnano i ritratti, i soggetti come una vera e propria scrittura da decodificare. L’indagine si dipana nel cercare i nessi tra il merletto di filo e le reti neuronali, tra l’imbastitura e il codice morse, tra la sezione del DNA e il centrino della nonna. Tra le principali mostre personali: 2015, Stich and Pierce, Galleria Sinopia Roma; 2015, Quattro Tempi, Spazio Foldes (Ex Lanificio Pietralata) Roma; 2013, Il fior fiore, 3B Gallery Roma; 2012, Mit Ihnen “come un vento che soffia senza fine”, Spazio le cinque lune Roma; 2011, Defrente-detras, Centro Cultutal Inboccalupo Buenos Aires; 2010, In-vestiti, Galleria Maniero Roma; 2007, Stars, Horti Lamiani, Bettivò, Roma; 2003, Pas de bourrée, Galleria Maniero Roma; 2001, Imbastire legami crea trame segui il filo, Galleria Maniero Roma; 1996, Vocazione, Bachstubengalerie, Wuppertal (Germania) doppia personale con Elena Pinzuti; 1993, Rievocando affermando, Stanze indipendenti Roma; 1989, Ohne Titel, Bachstubengalerie, Wuppertal Germania. 

SOLO SHOW – MOSTRE PERSONALI 
2020 – Open Studio, Rome Art Week, Roma
2018 – Bianche Rose, a cura di Roberta Melasecca, Sede Gruppo Cooperativo CGM Roma
2018 – Nel mezzo, a cura di Roberta Melasecca, Interno 14 Roma
2015\2016 – Residenza d’artista, a cura di Alberto D’Ambruoso, Cosenza presso Art Bocs, Cosenza 2015 – Stick and Pierce, presentazione di Paolo Balmas, Galleria Sinopia di Raffaella Lupi
2015 – Quattro tempi, a cura di G. Dalla Chiesa, Spazio Foldes, Roma
2013 – Il fior fiore…, testo di Lorenzo Canova, 3 B Gallery, Roma
2012 – Mit Ihnen – Come un vento che soffia senza fine, a cura di Simona Cresci, Spazio le cinque lune in collaborazione con la G. Maniero, testi in catalogo di Giovanna Dalla Chiesa; Giuseppe Frangi, Renato Nicolini
2011 – Deferente-Detras, a cura di Massimo Scaringella, Centro Cultural Inboccalupo, Buenos Aires
2010 – In-Vestiti, testo di Giovanna Dalla Chiesa, Galleria Maniero, Roma
2009 – Wireless, Studio Or, Roma
2007 – STARS, testo di Raffaele Gavarro, Horti Lamiani, Bettivò, Roma
2003 – Pac de bourrèe, a cura di Paolo Balmas, Galleria Maniero, Roma
2001 – Imbastire legami crea trame segui il filo, a cura di Raffaele Gavarro, Galleria Maniero, Roma
1996 – Vocazione, a cura di Cristine Ostermann, Bachstubengalerie, Wuppertal (Germania) (Doppia personale con Elena Pinzuti)
1996 – Rievocando affermando, Stanze indipendenti, Roma
1989 – Ohne Titel, Bachstubengalerie, a cura di Claudia Eike, Wuppertal (Germania) 

GROUP SHOWS – MOSTRE COLLETTIVE 
2019 – L’infinito – Più vicini all’universo dove annega il pensiero, a cura di Roberta Melasecca e Fabio Milani, Complesso Monticello, Roma
2017 – Italia – Grecia, una faccia una razza, a cura di Fabio Milani, Bat Gallery Roma
2015/16 – Progetto artistico 15 camere, muse ispiratrice e attrici ispirate, bellezza a cura di Manuela di Leonardis, presso L’ex Albergo Capitol, Crotone
2015 – Altare S. Luigi, presso la Chiesa di S. Anna e Morti (Deliceto) a cura di R. Marino e V. Mazzarella
2015 – Mostra a Palazzo, Fondazione Marini, Clarelli Santi, 3b Gallery, Perugia 2014 – Palazzo Trabia, S. Stefano di Camastro (Me), a cura di Felicia Lociuro 2014 – Kokeshi Rebel Festival Roma
2014 Le toc
, Espèces d’espaces, Parigi a cura di Leonora Biondi
2014 Scambio artistico Roma – Trieste,Lux at Gallery, Trieste
2014 – Made in Rome #2, a cura di Manuela Van,Atelier Montez ,Roma
2013 – In – Simbiosi
, a cura di Manuela Van, Accademia di Romania
2013 – London
, Alessandra Di Francesco & Bea Banfi, “Janua”, Hatch Space Gallery, Unit A 104/6, Deptford, London
2013 – Sansepolcro, Aerodrome, a cura di Giovanni Pichi Graziani
2012 – Premio Vasto XLV ed. Percorsi di figurazione oggi a cura di C. Fabrizio Carli
2012 – Arte Contemporanea a cura di Nicola Monti, Civita D’Antino (AQ)
2012 – Oltre la notte, artisti romani per il Divino Amore, a cura di Gabriele Simongini, Carlo Fabrizio Carli, Tiziana D’Acchille.
2012 – Gacetilla, Signos, Colores, Suenos, a cura di M. Scaringella, Centro Cultural Borges, Buenos Aires
2011 – High Touch, doppia personale con Pierluca Cetera, testo di Angelo Fedele, Studio d’arte Fedele, Monopoli
2011 – XXXVIII Premio Sulmona, Polo Museale Civico Diocesano; Sulmona
2011 – Tecniche artistiche tra tradizione e modernità, Galleria Agostiniana, Basilica di S. Maria del Popolo, Piazza del Popolo 12, Roma
2009 – Venticinque tondi tondi, galleria Maniero, Roma
2008 – Falce e martello, a cura di Giorgia Calò, L’Aquila
2008 – Gustovagando, a cura di Lina Calende e Simona Cresci, Macro Future, Roma
2007 – Figure, a cura di C.F. Carli, Museo Civico L’Alca, Maglie (Lecce)
2007 – Sagome 547, a cura di Domenico Giglio, Ministero degli Affari Esteri, Italia
2006 – Premio Ferruccio Ferrazzi, a cura di C. Fabrizio Carli, Sabaudia (Latina)
2006 – Figure – Artisti in archivio, a cura di C. Fabrizio Carli, Archivio Centrale di Stato, Roma
2005 Il fascino indiscreto della pittura2
, a cura di Lorenzo Canova, Galleria Maniero, Roma
2005- Flash Art Show, Il fascino indiscreto della pittura2, Maniero, Milano
2005 – Intrferenze, Premio Termoli, a cura di C. F. Carli, Termoli
2005 – Premio Celeste (menzione speciale), a cura di Gianluca Marziani, San Gimignano (Siena)
2004 – Naturalmente, Istituto Europeo Promozione Arte Contemporanea, Catania
2004 – Nel segno della pittura, 49 °Mostra nazionale arte contemporanea, Termoli
2004 – Premio Celeste, San Gimignano (Siena)
2003 – Sogno di una notte, Alfani Di Francesco, Ronnie Arte Contemporanea, Chieti
2003 – Serata romana, a cura di Enzo Santese, Istituto Europeo Arte Contemporanea, Catania 2002 – L’isola del tesoro, a cura di Gabriele di Labio, Miglianico, Chieti
2002 – Misura unica per una collezione, Collezione Fiocchi, Palazzo Tiranni Castracane, Cagli
2001 – Extra vergine, a cura di Pio Monti, Trevi Flash Art Museaum, Trevi (Perugia)
1995 – I colori del nostro tempo
, a cura di Mariano Apa, Ludoteca Comunale, Genzano, Roma
1991 – Mistilinea, a cura di Daniele Iosimi, Galleria Cortina, Roma 

“Alessandra Di Francesco si muove aleggiando in volo di danza nel mezzo della sua vita di donna e di artista. Connettere e svelare, proteggere e riparare: Alessandra di volta in volta ricama sulla tela codici, fili, reti, trame che fondono tradizione decorativa e ricerca scientifica, sapere teorico e sapienza tecnica.

Già dalla mostra Imbastire legami crea trame segui il filo del 2001, presentata alla Galleria Maniero di Roma, opera attraverso i metodi utilizzati nel restauro pittorico: reintegra lacune. E lo fa attraverso differenti linguaggi, ramificazioni cromatiche, filamenti neuronali o più semplicemente intrecci vegetali e orditi floreali. La sua non è mera operazione filologica: è intercettare il preciso attimo in cui la vita si squarcia e immergersi violentemente nella ferita. E poi ricucire da dentro, tessendo carne viva a brandelli con legamenti di fiori sbocciati. 

In Stars del 2007 agli Horti Lamiani (Roma) riporta in superficie il punto di rottura e delinea immagini di personaggi famosi, stelle del cinema e della musica, immettendoli in un contesto di patinato anonimato. Così trasposti in un ambiente pittorico divergente, perdono il loro essere figure iconiche: fantasmi di se stessi che nessuno riconosce se non per le connessioni celebrali che si attivano automaticamente. 

Nel 2010 In-vestiti, sempre alla Galleria Maniero, compie un ulteriore pas de bourrée nei ritratti dominati dal non finito: figure che sembrano nascere dai pattern delle decorazioni damascate per assumere i contorni dei percorsi della mente. 

Nel 2013 ne Il fior fiore alla 3B Gallery di Roma, imbriglia le pose delle sue ombre in griglie di fiori e frutti e in sguardi di delicato e passato tremore. Fino ad arrivare ai meccanismi di Stich and percie nel 2016 alla Galleria Sinopia di Roma, dove l’artista asporta con certosina dovizia parti ammalorate dell’anima e le reintegra con diversi e immaginifici lacerti, inizio di mutati metodi di conoscenza. 

Nella terra di mezzo rimane l’immanenza della vita, sulla quale scorre il velo leggero che congela ferite e lacerti. Nel mezzo la coscienza vibra sulla superficie senza peso e può immergersi nelle profondità recondite dell’anima. 

Peregrinando tra superficie e profondità, con i soli strumenti di chi sperimenta morte e resurrezione, Alessandra arriva nel mezzo, domandandosi se davvero può esistere qualcosa o qualcuno che riesca a riconnettere tali realtà, ora fossilizzate tra la negazione e l’annullamento della sofferenza e la corsa alla perfezione di ogni umano agire. Di fronte alla lenta pietrificazione del mondo, più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi (cit. Italo Calvino), opera anche lei, come Italo Calvino, una sottrazione di peso. 

Come minuscoli pulviscoli, le figure di Alessandra si librano nell’aria, affrancate dalla pesantezza di quelle reti che le agganciavano inesorabilmente alla terra. In battiti d’ali non si dissolvono nel sogno e nell’irrazionale ma acquistano nuovo corpo e ignota vita. I contorni, che prima profumavano di ferite sanate, diventano linee impercettibili, fondendosi con il delirio primaverile di fiori volteggianti, anch’essi di irriconoscibili fattezze; sulla superficie della tela le profondità dei pensieri si materializzano ora in onde vibranti e fuggenti, ora in scarti di colore nascosto. 

Nel mezzo anche Alessandra ricerca una reazione al peso del vivere (cit. Italo Calvino): ma lo fa con la leggerezza della consapevolezza. Che nulla va mai dimenticato, che tutto non può essere guarito. Annega così ogni elemento in un campo magnetico dove non sono più necessarie formule per decodificare attimi e memorie. Osserva la magnificenza e la fragilità di ogni sospiro e le tramuta in coltri trasparenti. Non più solitarie in azioni isolate ma reagenti e interagenti. Stare ora nel contingente e nel metafisico. Leggerezza di essere nel mezzo.” (Roberta Melasecca)

LEGGI I TESTI CRITICI DI BALMAS, APA, DE LEONARDIS, GAVARRO, DALLA CHIESA


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